L’UOMO DISINCANTATO – La mondanità platonica di un dialogo tra tennisti sull’omosessualità (2-fine)

Francis dunque si agganciò, sempre senza esitare, alle ultime parole di Wittgenhauer, ma stavolta lo fece pronunciando la sua replica con una cedevolezza tonale lievemente variata, non più sospinta come

L’UOMO DISINCANTATO – La mondanità platonica di un dialogo tra tennisti sull’omosessualità (1)

“Un gran bel ragazzo, vero?” chiese il professor Wittgenhauer rivolto a Francis facendo ricorso a quel tono di voce mellifluo e apparentemente svagato che era solito adoperare quando, sotto l’effetto

L’UOMO DISINCANTATO – Il professor Wittgenhauer alle prese con l’amore e l’ateismo.

Quando l’agnostico professore universitario di filosofia Arthur L. Wittgenhauer si trovava davanti un religioso oppure un ateo convinto come Elias, cioè uno di quelli che lui definiva “devoti dell’inesistenza di

L’UOMO DISINCANTATO – Il peso delle coperture pressostatiche sull’aleatorietà del destino (3)

Di quel momento, che come pochi altri doveva essere decisivo per la mia vita, ricordo molto bene prima di tutto la strana atmosfera, acuita a dovere dall’apertura della finestra. Si

L’UOMO DISINCANTATO – Il peso delle coperture pressostatiche sull’aleatorietà del destino (2)

Grazie all’estrema funzionalità di questo genere di costruzioni era possibile ricoprire grandi aree con un investimento economico contenuto e avendo sempre a disposizione una struttura portatile che, a seconda delle

L’UOMO DISINCANTATO – Il peso delle coperture pressostatiche sull’aleatorietà del destino (1)

Su tutto, però, dominava con la centralità assoluta e armonica di una sezione aurea e simile a un’enorme bolla di chewing-gum (ma anche, per via del soffio costante dell’aria, al

L’UOMO DISINCANTATO – Il Sottile Duca Bianco, direttore artistico del comitato per le celebrazioni del centenario del torneo di Wimbledon e del giubileo della regina..

Il Sottile Duca Bianco se ne stava spesso seduto in disparte a fumare una sigaretta sulla veranda, di fronte alla pioggia che cadeva ininterrotta da ore, indifferente al via vai

L’UOMO DISINCANTATO – Soliloquio finale e congedo sulla terrazza dell’Hotel Danieli a Venezia (integrale e definitivo).

Col trascorrere del tempo – e soprattutto invecchiando – mi sono convinto che colui che di solito viene definito un santo non è affatto un uomo che non pecca o

L’UOMO DISINCANTATO – Soliloquio quasi interiore sulla terrazza dell’Hotel Danieli, a Venezia (finale completo della terza parte)

Col trascorrere del tempo – e soprattutto invecchiando – mi sono convinto che colui che di solito viene definito un santo non è affatto un uomo che non pecca o

L’UOMO DISINCANTATO – Soliloquio quasi interiore sulla terrazza dell’Hotel Danieli, a Venezia (9)

Mentre scorre, l’acqua dei canali veneziani emette più o meno sempre lo stesso rumore, una sorta di fruscio singhiozzante che a volte, anche se solo per pochi minuti, riesce a

L’UOMO DISINCANTATO – Soliloquio quasi interiore sulla terrazza dell’Hotel Danieli, a Venezia (9).

Con la calma incredulità che oggi posso mettere compiutamente a disposizione dell’indifferenza con la quale guardo ai miei giorni e in genere al senso indimostrabile e sempre più presunto della

error: All rights reserved (c) massimocasa.it